Fisioterapia e vibrazione locale: i migliori approcci per il trattamento dei trigger point
I dolori muscolari sono un disturbo estremamente comune, che colpisce ogni giorno tantissime persone indipendentemente dalle cause scatenanti, le quali possono riguardare posture errate, traumi, o lesioni sulle fasce muscolari.
Anche se non ce ne rendiamo conto, i nostri muscoli sono attivi in qualsiasi momento, sia perché mantengono in ogni caso una contrazione di base, sia perché li utilizziamo anche quando siamo fermi, come quelli impiegati a sostenere il corpo quando siamo seduti immobili.
In alcuni casi, però, il dolore dipende dal fatto che alcuni punti all’interno di una fascia di tessuto muscolare diventano molto irritabili e particolarmente sensibili.
Questi noduli, chiamati trigger point, sono responsabili della rigidità del muscolo e del dolore miofasciale, ovvero un dolore contraddistinto da sintomi sensoriali e motori.
Il trattamento dei trigger point si pone quindi l’obiettivo di combattere il dolore muscolare costante e migliorare la vita delle persone e può essere eseguito tramite vari approcci, dalle classiche sedute di fisioterapia, fino all’impiego di strumenti tecnologici. Vediamo quali sono i rimedi migliori per il trattamento dei trigger point e quali terapie sfruttare.
Trigger point: quali sono le cause e come si manifestano?
Per rendere più chiara la definizione di “punti grilletto”, occorre immaginare il muscolo come un insieme di corde che, grazie al loro accorciamento e allungamento, che nel caso di questi organi è la contrazione muscolare, sono in grado di muovere i segmenti ossei e svolgere tantissime altre funzioni.
Ovviamente, la continua ripetizione di queste contrazioni, unita ad altri fattori scatenanti, può portare ad un accumulo di tensione eccessiva sulle fibre, a contratture o ad altri disturbi complessi, come la formazione di trigger point.
I trigger point, infatti, non sono altro che piccoli nodi che si vengono a creare su una o più fibre muscolari, percepibili al tatto dall’esterno tramite palpazione. Quando viene stimolato, anche semplicemente sfiorando la zona in cui si è venuto a creare, questo punto può provocare un forte dolore sia locale che irradiato.
Non esiste un solo ed unico motivo per cui sulle nostre fibre muscolari si vengono a creare dei punti grilletto, poiché la loro origine è multifattoriale. Principalmente, però, questa condizione si può sviluppare a seguito di un eccessivo utilizzo dei muscoli, per traumi acuti o microtraumi ripetuti.
Tra le cause e i fattori di rischio più comuni dei trigger point possiamo trovare:
- Sollevamento carichi pesanti
- Torsioni
- Traumi
- Movimenti ripetitivi
- Stress cronico, ansia
- Posture errate
- Assenza di attività fisica
In sostanza, come è facile intuire da questo elenco, si tratta di fattori piuttosto comuni che moltissime persone sperimentano ogni giorno, motivo per cui questa condizione si presenta in modo frequente nella popolazione.
Pensiamo, ad esempio, a chi, per lavoro, passa molto tempo seduto alla scrivania, assumendo una postura che genera tensione alla muscolatura di spalle e collo, responsabile anche del mal di testa nucale.
Per quanto riguarda, invece, le manifestazioni dei trigger point e i sintomi associati a questa condizione, possiamo riscontrare condizioni molto caratteristiche, tra cui:
- Dolore
- Range di movimento limitato
- Debolezza muscolare
- Tensione muscolare
- Crampi e fatica
Il dolore di tipo miofasciale è senza dubbio la manifestazione più comune, che insorge sia durante la contrazione che durante lo stiramento del muscolo. Si tratta di un dolore sordo, non pulsante, con vari gradi di severità, che può comparire durante un'attività fisica, a riposo o semplicemente sfiorando la zona interessata.
In ogni caso, conoscere la causa d’origine e l’esatta localizzare di questi trigger muscolari però è essenziale per mettere in campo strategie di prevenzione e trattamenti risolutivi.
Fisiologia e classificazione dei trigger point
Prima di vedere quali sono i metodi di trattamento per i trigger point, scopriamo, a livello fisiologico, i meccanismi che portano alla nascita di questi piccoli noduli all’interno delle fibre muscolari.
Mentre i fattori di rischio dei trigger point sono ben noti, le cause scatenanti livello anatomico tendono ad essere meno chiare ma, l’ipotesi più accreditata riguarda un eccessivo accumulo di calcio nei muscoli. In condizioni normali, il calcio è essenziale per mettere in atto la contrazione delle fibre muscolari ed il movimento.
Tuttavia, se subentra un costante e continuativo rilascio abbondante di questo minerale, ad esempio per un uso eccessivo dei muscoli, si arriva ad una condizione di iperattività muscolare.
Ciò porta alla compressione dei piccoli vasi sanguigni che circondano il muscolo, con conseguente carenza di ossigeno. La poca ossigenazione porta ad uno stato infiammatorio che irrita le fibre nervose, dando vita a questi punti sensibili.
Inoltre, i trigger point possono essere divisi in due categorie diverse:
- trigger point attivo: questo nodulo provoca un dolore costante, sia negli stati di riposo, che durante il movimento e alla palpazione;
- trigger point latente: questa tipologia di nodulo presenta le stesse caratteristiche di quello attivo ma, a differenza di quest’ultimo, provoca un dolore diverso e insorge solo durante la palpazione.
Ovviamente, il dolore scaturito da questa condizione diventa estremamente limitante. Motivo per cui il trattamento dei trigger point e la terapia utilizzata devono essere le più efficaci possibile.
Quali sono i migliori metodi di trattamento dei trigger point?
Quando si procede con la terapia per risolvere questa condizione, l’attenzione va posta su due aspetti fondamentali: alleviare il dolore e rilassare la muscolatura.
Per fare ciò, è possibile effettuare sedute di fisioterapia, massaggi decontratturanti o altri tipi di manipolazioni, ma la terapia a vibrazione locale permette di ottenere dei risultati eccellenti.
Le vibrazioni, infatti, grazie alla capacità di penetrare per più di 6 centimetri nei tessuti, riescono a raggiungere anche le fibre muscolari più profonde, andando a riequilibrare e normalizzare il tono muscolare, aumentando anche il potenziale di forza del muscolo.
Ciò genera anche delle contrazioni che vanno a migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, portando ad un aumento e ad una accelerazione dei normali meccanismi di riparazione e rigenerazione dei tessuti.
Inoltre, la vibrazione locale è in grado di trattare in maniera eccellente anche il dolore poiché, grazie alla “teoria del gate control”, è in grado di interrompere i segnali dolorosi che viaggiano dal sistema nervoso fino al cervello.
Il trattamento dei trigger point attraverso la vibrazione locale, quindi, riesce a risolvere sia la contrattura muscolare derivata dal nodulo, che gli stati dolorosi, garantendo un recupero davvero ottimo, grazie anche alla possibilità di concentrare le onde sonore su punti precisi in una superficie ridotta, tramite l’impiego della testina magnetica NOVAFON.
Inoltre, grazie alla semplicità di utilizzo, è un metodo di auto-trattamento eccezionale che può essere applicato, con frequenza quotidiana, tranquillamente a casa.
Gli apparecchi NOVAFON, alleati per contrastare i trigger point
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