Come capire la differenza tra tendinite e tendinosi e quali terapie adottare per risolvere
L’apparato locomotore umano è composto da tantissime strutture che hanno un ruolo fondamentale nel permettere al corpo di muoversi, correre, camminare e compiere tutti quei gesti che reputiamo automatici.
Tra queste, i tendini svolgono l'importantissima funzione di trasmettere la forza sviluppata da un muscolo alle ossa, permettendo così al corpo umano di svolgere tutte le attività fisiche.
Tuttavia, queste strutture possono andare incontro a infiammazioni o patologie di altra natura, provocando dolore e limitazione funzionale.
Vediamo, allora, qual è la differenza tra tendinite e tendinosi, da cosa dipendono queste due condizioni che affliggono i tendini e quali sono i trattamenti più efficaci per liberarsene.
Come sono strutturati i tendini umani e quali sono le patologie più comuni
Come già accennato, i tendini sono delle robuste strutture fibrose che hanno il compito di trasmettere la forza erogata da un muscolo alle ossa, o ad altre strutture di inserzione, trasformando la forza generata dalla contrazione muscolare in movimento.
La loro composizione a base di collagene e di un’altra sostanza, chiamata elastina, rende i tendini molti resistenti ed elastici, in modo da supportare questo tipo di sollecitazioni, che spesso sono anche violente.
Come tutte le strutture anatomiche, anche i tendini possono però andare incontro a stati infiammatori o fenomeni degenerativi, nonché a lesioni derivate da traumi o usura.
Nonostante, infatti, i tendini siano dotati di una grande resistenza alle sollecitazioni esterne, le patologie che colpiscono queste strutture sono piuttosto frequenti e, a seconda delle caratteristiche intrinseche di queste condizioni, possiamo riconoscere una netta differenza tra tendinite e tendinosi, seppur questi disturbi abbiano caratteristiche simili.
Partendo proprio dalla tendinite, possiamo affermare che questa condizione si manifesta quando si presenta gonfiore, arrossamento e dolore nella zona del tendine interessato.
Questi sono sintomi di un'infiammazione in corso, che può colpire uno qualunque di tutti i 267 tendini presenti nel corpo umano, ed è comunemente causata da traumi articolari, specialmente in ambito sportivo, come per esempio l’infiammazione che colpisce il tendine d’Achille.
La tendinosi, invece, è una sofferenza cronica dei tendini che deriva da una degenerazione della struttura fibrosa, dovuta alla ripetizione di micro-sollecitazioni che alternano la normale struttura delle fibrille.
Sebbene siano entrambi tendinopatie, la differenza tra tendinite e tendinosi è marcata dal fatto che la prima è un'infiammazione acuta del tendine mentre, la seconda è riconosciuta come una degenerazione di questa struttura.
Ecco la differenza tra tendinite e tendinosi e come trattare queste condizioni
Ora che abbiamo visto la differenza tra tendinite e tendinosi concentriamoci sui trattamenti più efficaci per risolvere i sintomi di queste condizioni e aiutare le persone che ne soffrono ad avere un recupero fisico ottimale.
Indubbiamente, la natura patologica di queste due condizioni è diversa, così come è diversa la durata del dolore, molto più corta per quanto riguarda la tendinite mentre, la tendinosi è di natura cronica. Tuttavia, i sintomi che possono insorgere sono piuttosto comuni, tra cui:
- Dolore, improvviso nel caso di una lacerazione o di una patologia acuta, o più graduale nelle lesioni croniche
- Riduzione e limitazione funzionale
- Gonfiore nella zona di insorgenza
- Rigidità articolare
Per trattare con successo queste condizioni è necessario sia lavorare sui sintomi, sia sugli stati infiammatori, in modo da migliorare la condizione del paziente e riabilitare la funzione legata ai movimenti. Tutto ciò è possibile grazie all’impiego della terapia a vibrazione locale.
Le vibrazioni, infatti, quando incontrano un muscolo sono in grado di riequilibrare e normalizzare il tono, aumentando il potenziale d’azione del muscolo stesso. Inoltre, grazie alle contrazioni muscolari generate dalla vibrazione locale, vengono migliorate sia la circolazione sanguigna che quella linfatica, con un aumento dei processi di riparazione e rigenerazione dei tessuti.
Questo aspetto è particolarmente importante nel trattamento della tendinite o della tendinosi, in quanto i tendini sono strutture poco vascolarizzate ed un miglioramento della circolazione sanguigna, linfatica e dei processi di riparazione è davvero utile al fine di trattare l’infiammazione ed eventuali microlesioni.
Infine, grazie a questa applicazione terapeutica è possibile anche alleviare il dolore grazie alla “teoria del gate control”, che interrompe i segnali dolorosi che dalla periferia del corpo arrivano al cervello.
La vibrazione locale può essere applicata in maniera molto semplice ed intuitiva, sia da professionisti nel campo della riabilitazione, sia come metodo di auto-trattamento da eseguire direttamente a casa con cadenza quotidiana.
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Le tendinopatie, incluse tendiniti e tendinosi, sono condizioni molto dolorose e altamente invalidanti, che limitano la capacità di movimento di chi ne soffre e devono essere trattate con metodi efficaci per garantire un corretto recupero delle funzioni motorie.
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